Storia

La Famiglia Artistica Lissonese nasce nel 1934 per iniziativa di un gruppo di giovani amici appassionati d’arte e di cultura,  che decidono di trasformare la loro piccola conventicola di spiriti liberi e vivaci, amanti dell’arte, della musica, della natura, della bellezza in tutte le sue espressioni in un’associazione aperta a tutti. Questo loro gruppo, cresciuto fin dal 1925 attorno al pittore Gino Meloni e allo scultore Felice Ghidotti, era sostenuto dalla fiducia che la passione per l’arte, l’amore per il bello e il desiderio di conoscere potessero riguardare un’ampia cerchia della popolazione di Lissone ed era animato dalla convinzione che la diffusione dell’arte e della cultura fosse un dovere di elevazione sociale.

Lo Statuto Sociale della Famiglia Artistica stabilisce fin da allora che la FAL è “una associazione preminentemente artistico-culturale che vuole favorire la conoscenza dell’arte in ogni sua espressione ed inserirsi nella vita civica di Lissone onde contribuire fattivamente alla formazione artistica e culturale della cittadinanza, promuovendo manifestazioni che permettono l’estrinsecazione dello spirito creativo nella piena libertà dell’individuo”.

La nascita della Famiglia Artistica fu subito accolta con favore, vi aderirono allora come continuano ad aderirvi oggi, uomini e donne lissonesi di ogni ceto sociale, professionisti e artigiani, operai e impiegati, artisti e commercianti tutti animati dal desiderio di condividere conoscenze ed esperienze culturali.L’anno stesso della sua fondazione, la Famiglia Artistica allestiva a Lissone la prima mostra d’arte in forma collettiva, denominata 1° Premio di Pittura della Brianza, l’embrione di quello che sarebbe successivamente diventato il celebre Premio Lissone, un evento artistico, culturale ed anche politico di primaria importanza internazionale, in grado di mobilitare il Gotha della critica d’arte e motivare la partecipazione degli artisti più rappresentativi del loro tempo. La collezione delle opere premiate negli anni è rimasta alla città come un patrimonio di straordinaria importanza pittorica e storica e costituisce il nerbo della Civica Pinacoteca. Fin dai primi anni l’azione della FAL non si è limitata a diffondere la conoscenza dell’arte ma ne ha promosso la pratica, soprattutto per iniziativa del pittore Gino Meloni, fondatore della scuola di pittura della Famiglia Artistica nella quale ha espletato per cinquanta lunghi anni, in maniera disinteressata ed entusiastica, la sua missione di stimolo e di educazione all’arte a vantaggio di generazioni di lissonesi. La passione di Meloni per la pittura era contagiosa, paradossalmente la sua scuola, più che insegnare, invogliava a dipingere, a esprimere, a dire con le forme e i colori quello che con le parole non si vuole o non si riesce a dire, un approccio didattico che la FAL ha mantenuto anche dopo la scomparsa di Gino Meloni nel 1989. Oggi la Libera Accademia di Arti Figurative della FAL, intitolata a Gino Meloni, estende la sua attività oltre che alla pittura alla scultura, alla grafica, alla ceramica e alla fotografia e vede la partecipazione, sotto la guida del direttore artistico Ermes Meloni, di un numero sempre più ampio di soci-artisti.

 

IL PREMIO LISSONE

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Il Premio Lissone ha origine con la Famiglia Artistica Lissonese.
Già nel 1934, l’anno stesso della sua fondazione, la Famiglia Artistica allestiva a Lissone la prima mostra d’arte in forma collettiva, denominata 1° Premio di Pittura della Brianza, seguito negli anni successivi da rassegne pittoriche organizzate nell’ambito delle “Settimane lissonesi”.

Nel 1946, nel clima di rinnovata fiducia e volontà di rinascita dopo gli sconvolgimenti della dittatura e della guerra, nasce il Premio Lissone, una manifestazione artistica che intendeva rapportare Lissone con la cultura nazionale valorizzando le nuove istanze artistiche e premiando gli artisti più meritevoli che provenivano dalle diverse regioni d’Italia. Il Premio diventa presto un evento culturale di primaria importanza nazionale e, dopo pochi anni, acquisisce carattere internazionale assicurandosi la partecipazione delle più prestigiose “firme” della pittura di quel periodo.

La collezione delle opere premiate negli anni è rimasta alla città e costituisce il nucleo storico del patrimonio artistico del Civico Museo di Arte Contemporanea. In occasione della stampa di una nuova edizione del Volume sul Premio Lissone, presentiamo il testo integrale dell’introduzione del Presidente della Famiglia Artistica Lissonese:

1946 – 1967 PREMIO LISSONE – Introduzione di Giuseppe Valtorta Presidente FAL

A quasi settant’anni dalla organizzazione del Premio Lissone, questo volume consente per la prima volta, una visione organica dell’intero avvenimento svoltosi dal 1946 all’ultima edizione del 1967. E’ un’ottima iniziativa, senza disconoscere tutto ciò che è stato prodotto nei decenni scorsi: dai primi cataloghi studiati e stampati per la sistemazione della Collezione storica in Palazzo Terragni negli anni ’70 e successivamente per la realizzazione, apertura e valorizzazione del nuovo MAC negli anni 2000. E’ un lungo tempo durante il quale la FAL, ideatrice e per i primi anni organizzatrice dell’importante evento di pittura contemporanea, è sempre stata protagonista. In questa occasione il nostro ricordo va sinceramente al maestro Gino Meloni, principale organizzatore e promotore del premio con l’allora presidente Francesco Santambrogio e all’intero direttivo della Famiglia Artistica: non dimentichiamo che si usciva da una guerra rovinosa, il paese doveva essere ricostruito e coloro che si rimboccavano le maniche per ripartire, pensarono, idearono e realizzarono un evento che apriva una nuova frontiera. Un coraggio notevole con un impegno libero e volontario di questi sognatori, che prestarono le loro capacità e idee, coinvolgendo i pittori italiani in un’avventura artistica che si sarebbe poi estesa a livello internazionale negli anni successivi. Giustamente la FAL, associazione nata negli anni ’30, formata da persone amanti dell’arte, vuole mettere in risalto con orgoglio il proprio ruolo nell’intera vicenda del Premio Lissone.

Per far crescere l’iniziativa negli anni ’50 propose, e la Civica Amministrazione accolse, di rendere internazionale l’evento che divenne parte essenziale delle Settimane Lissonesi, in questo modo si univa alla vetrina dell’attività economica nel settore legno, mobile-arredo la cultura dell’espressione artistica. Il Premio internazionale di pittura ha visto la partecipazione di artisti di fama, creando per la nostra città un patrimonio di opere che, per il ventennio 46/67, rappresentano una testimonianza dell’evoluzione pittorica. È stata anche una grande occasione di integrazione tra le capacità artistiche e una volontà operativa dell’Amministrazione Civica con il contributo reale dell’economia locale, anche se al momento non sempre si comprese l’importanza dell’avvenimento.

Recentemente, con il presidente Giuseppe Pizzi, la FAL ha dato in comodato al Comune le opere dei primi anni di sua proprietà perché trovassero degna collocazione nel MAC ricostituendo l’unità del Premio Lissone. Grazie anche a questa disponibilità oggi, in occasione di EXPO2015, si potrà ammirare la collezione che ricopre l’intero arco storico. È giusto che in questo volume siano espressi, con una ricerca minuziosa e approfondita, anche le questioni sorte, le incomprensioni del pubblico che allora non percepiva l’importanza e il ritorno in termini di immagine per la città e la sua economia. Oggi non ci sono tutte le opere che avrebbero dovuto essere disponibili, perciò si ricordano anche le diverse traversie.

Ricordo che il Premio ha quale riferimento soprattutto le opere degli artisti del movimento informale; un movimento che nasce come tensione emotiva e reazione esistenziale al peso della vicenda data dalla seconda guerra mondiale e dalla sua eredità. Si abbandonano le forme e i segni tradizionali e si cerca un linguaggio comune, che metta in primo piano emozioni, pulsioni, sensibilità. La pittura documenta visivamente la varietà di questi gesti e percezioni, spesso indeterminati come è indeterminato il termine “informale”, percezioni che abbracciano il mare delle difficoltà di vivere, riflessioni sull’uomo e l’esistenza e intanto delinea elementi innovativi verso il cambiamento e l’esplorazione di nuovi orizzonti.

La Collezione di Lissone ben rappresenta quel periodo e quelle avanguardie che consentirono all’arte italiana di rientrare nelle dinamiche della cultura europea e mondiale con originalità, figure carismatiche e innovazioni straordinarie. Tutti i soci, e quanti animano la FAL sono convinti che l’evento proposto per il 2015 otterrà un degno successo e consentirà ai lissonesi e a tutti gli amanti dell’arte che visiteranno il MAC un’esperienza da percepire in modo globale e unico.

Giuseppe Valtorta

Presidente di Famiglia Artistica Lissonese

Lissone 23, febbraio 2015